Buzzi Unicem al vaglio degli analisti dopo l’ultima mossa

Buzzi Unicem ha annunciato la vendita del business ucraino e di parte di quello slovacco.

Conclusione positiva oggi per Buzzi Unicem che, dopo due sessioni consecutive in calo, ha trovato gli spunti giusti per risalire leggermente la china.

Buzzi Unicem in recupero

Archiviata la sessione di ieri con un calo di quasi mezzo punto percentuale, il titolo oggi ha terminato le contrattazioni a 22,56 euro, con un progresso dello 0,36% e quasi 200mila azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 270mila.

Buzzi Unicem vende business ucraino e parte di quello slovacco

Buzzi Unicem ha annunciato di aver sottoscritto un accordo con CRH, leading player in Ucraina, per la vendita del business ucraino, relativo a due cementerie, due terminali per la distribuzione del cemento e il business del calcestruzzo preconfezionato.

La vendita riguarda anche il ramo del calcestruzzo preconfezionato in Slovacchia Orientale, con 6 impianti.

Il valore della transazione è di circa 100 milioni di euro, con il closing atteso nel 2024 subordinato alla concessione delle autorizzazioni normative previste.

I due impianti di cemento in Ucraina di Buzzi Unicem hanno una capacità produttiva di 3 milioni di tonnellate l’anno, circa il 5% del gruppo incluso Messico e Brasile, e nel 2021 il business ucraino ha generato un fatturato di 127 milioni di euro e un EBITDA di 13 milioni di euro, rispettivamente il 4% e il 2% del gruppo.

Buzzi Unicem: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM nelle loro attuali stime assumono un contributo dell’Ucraina pari all’1%/2% del fatturato di gruppo 2023-2024, con un ritorno ad EBITDA positivo nel 2024.

Equita SIM evidenzia che la cessione del business ucraino è un tema discusso negli ultimi anni, precedenti all’avvio della guerra, dato che i due impianti del gruppo necessitavano di importanti investimenti di revamping.

La cessione avviene per una valutazione che la SIM milanese ritiene interessante, si stima oltre 5 volte il multiplo enterprise value/EBITDA su numeri pre-guerra rispetto alle 3 volte a cui tratta Buzzi sul 2023.

Nel deal emerge secondo gli analisti, la volontà del gruppo di razionalizzare il business in Est Europa, rifocalizzandosi su altre aree. In particolare gli esperti pensano al Brasile che sulla base degli accordi con il partner diventerà al 100% di Buzzi Unicem entro il 2026 con la prima finestra valida che scade a fine giugno 2023.

Equita SIM mantiene una view bullish sul titolo, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 26,2 euro.

Buzzi Unicem: l’analisi di Mediobanca e di Bca Akros

A puntare su Buzzi Unicem è anche Mediobanca Securities, con un rating “outperform”.

Gli esperti vedono la cessione degli asset ucraini da parte di Buzzi Unicem, come una rotazione di asset all’interno del mix geografico dove il gruppo già opera, e ritengono che il deal potrebbe catturare l’attenzione degli investitori, in virtù della presenza di Buzzi Unicem in Russia.

Infine, è bullish anche la view di Banca Akros, che oggi ha rinnovato l’invito ad acquistare Buzzi Unicem, con un fair value a 27,5 euro.

L’operazione annunciata dal gruppo, secondo gli esperti ha implicazioni leggermente positive dal punto di vista finanziario, con un impatto a livello di Ebitda inferiore all’1% e maggiori in termini di incasso, pari al 2% dell’attuale capitalizzazione di mercato.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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